Sushi e sashimi: quali differenze?— Primecook - Pentole Antiaderenti di Alta Qualità Salta al contenuto
made in italy
consegna

Consegna Gratuita in Italia da 90€ Spedizione in 24/48 ore.

Sushi e sashimi: quali differenze?

Sushi e sashimi: quali differenze?

"Sushi" e "sashimi" sono termini che immediatamente evocano in ognuno di noi l'arte culinaria nipponica. Una cultura a cui negli ultimi anni ci siamo fortemente abituati - se non addirittura legati sino a esserne diventati dipendenti! - grazie al proliferare di ristoranti specializzati che propongono sia menù alla carta che "all you can eat".

Tuttavia spesso "sushi" e "sashimi" vengono utilizzati in modo inesatto e intercambiabile, mentre in realtà indicano pietanze assai differenti tra loro. Ecco tutto ciò che c'è da sapere su queste due portate! 

Sushi

Differenza tra sushi e sashimi: parliamo di sushi

Il sushi è una categoria di piatti - un po' come la nostra pasta - che possono essere preparati in diversi modi, ma che hanno come comune denominatore un ingrediente principe: il riso

La varietà ideale di riso per dare vita a un ottimo sushi è il cosiddetto "Kome",  tipologia giapponese a chicco piccolo dalla consistenza glutinosa che si mantiene compatta in cottura. Condito con aceto di riso, sale, zucchero, al riso vengono poi abbinate diverse varianti di pesce - dal salmone al tonno, dal branzino al polpo - oppure materie prime vegetariane come avocado, carote, cetrioli e persino mango e banane.

Tra le sotto categorie di sushi, ovvero combinazioni differenti tra riso e ingredienti, ricordiamo:

  • Uramaki
  • Temaki
  • Nigiri
  • Onigiri
  • Hosomaki

A seconda della modalità di preparazione, ciascuna di esse può contemplare l'uso del pesce crudo oppure cotto: come non lasciarsi inebriare dal sapore del sushi con gamberi in tempura, oppure con avocado e salmone grigliato?

Salmone crudo

Le peculiarità del sashimi

Le principali differenze tra sushi e sashimi consistono nel fatto che quest'ultimo si avvale dell'uso esclusivo di pesce e molluschi crudi e freschi tagliati a fettine sottili non prevede l'accoppiamento col riso.

Grande importanza nel sashimi ricopre la sua presentazione: le fettine vengono solitamente adagiate su una guarnizione vegetale, e sono accompagnate da salsa di soia e wasabi che contribuiscono a ottenere la caratteristica sapidità.

C'è poi una regola di bon ton: se il sushi può essere mangiato anche con le mani, il sashimi deve essere gustato esclusivamente con le bacchette, e in un solo boccone!

Come preparare il sashimi in casa?

Preparare il sashimi a casa è semplice e veloce, purché ci si procuri gli strumenti e gli ingredienti giusti e ci si attenga alle modalità di taglio del pesce secondo la tradizione giapponese.

Innanzitutto è d'obbligo dotarsi di pesce fresco abbattuto di ottima qualità, necessario per evitare rischi per la salute. Per quanto riguarda invece la creazione di fettine sottili tutte dello stesso spessore, il pesce va tagliato perpendicolare alle fibre con movimenti netti e precisi. A tal proposito ti viene in aiuto il nostro coltello professionale Yanagiba, l'ideale per affettare pesce crudo e realizzare un elegante piatto che ricorda quello dei migliori ristoranti nipponici!

Yanagiba

E tu che sashimi sei? Condividi le tue preparazioni con la nostra community Facebook e Instagram!

Articolo Precedente Pentole ecologiche: quando cucinare (e mangiare) diventa un piacere
Prossimo Articolo Giornata Internazionale delle Famiglie: divertiti con i tuoi bambini!